Sigarette e ambiente: il problema della plastica e delle microfibre dei filtri.

Avete mai pensato a cosa succede alle cicche di sigaretta quando vengono gettate per strada? Purtroppo, le sigarette sono l’oggetto più frequentemente abbandonato negli spazi pubblici, e ciò ha conseguenze gravi sull’ambiente.

Quando i fumatori abbandonano le cicche per terra, lasciano dietro di sé rifiuti tossici che possono contribuire alla contaminazione globale da plastica. Questo perché i filtri delle sigarette sono composti da sostanze chimiche nocive e microfibre semisintetiche che impiegano molto tempo per degradarsi. In realtà, può impiegare fino a 10 anni per far decomporre completamente una sola cicca di sigaretta.

Uno studio multidisciplinare recente si è proposto di valutare i fattori predittivi del littering delle sigarette e la tossicità dei filtri semisintetici per l’invertebrato d’acqua dolce Chironomus riparius, oltre al potenziale driver di tossicità. Osservazioni non intrusive di 597 fumatori in spazi pubblici sono state analizzate utilizzando una regressione logistica, che ha mostrato che l’età (in modo negativo) e la presenza di altre persone (in modo positivo) sono fattori personali predittivi, mentre il numero di posacenere presenti (in modo negativo) è un fattore contestuale predittivo del littering delle sigarette.

È stata valutata la tossicità acuta e cronica dei filtri delle sigarette in test ecotossicologici standardizzati su diversi effetti letali e subletali, utilizzando sia filtri fumati che non fumati. Dopo una esposizione di 48 ore, concentrazioni di 2 filtri/L di filtri fumati e non fumati hanno causato rispettivamente dall’immobilità del 36-100% e del 75-100% delle larve. Inoltre, è stato dimostrato che le fibre del filtro delle sigarette sembrano contribuire alla tossicità dei filtrati.

Esposizioni di sette giorni che utilizzavano acqua o sedimenti contaminati (tempo di rilascio di 3 settimane, eq. 1 filtro/L di acqua e 1 filtro/166,5 ml di sedimenti) hanno mostrato che le esposizioni attraverso i sedimenti hanno causato effetti più frequenti e gravi sulle larve rispetto alle esposizioni attraverso l’acqua. Le larve esposte a sedimenti contaminati (filtri fumati e non fumati) hanno mostrato una mortalità superiore al 20%, una diminuzione della crescita superiore del 1,5 volte e una diminuzione dello sviluppo superiore all’80% rispetto alle larve in condizioni di controllo.

È stato riscontrato che i filtri delle sigarette hanno il potenziale di essere teratogeni per gli invertebrati d’acqua dolce. I nostri risultati potrebbero essere utilizzati per sostenere gli sforzi di prevenzione del littering, auspicabilmente attraverso campagne educative

Preoccupante uso del tabacco tra gli adolescenti in Italia: dati GYTS e necessità di interventi mirati

La Global Youth Tobacco Survey (GYTS) ha rivelato che in Italia il 25% degli studenti di 13-15 anni ha usato almeno una volta nel mese precedente un prodotto a base di tabacco. Questo dato preoccupante sottolinea l’importanza di monitorare l’uso di tutti i prodotti in commercio che possono causare dipendenza dalla nicotina tra gli adolescenti.

Tra i prodotti a base di tabacco, il 25% degli adolescenti ha dichiarato di aver comprato le sigarette presso un tabaccaio, nonostante il divieto di vendita ai minori. Inoltre, il 14% ha acquistato e-cig o HTP dai rivenditori. Questi dati indicano una scarsa applicazione delle leggi vigenti in Italia, che vietano la vendita di prodotti a base di tabacco ai minori di 18 anni.

L’uso della e-cig è aumentato negli ultimi quattro anni dal 18% al 20%, principalmente tra le ragazze. Questo aumento potrebbe essere dovuto alla falsa percezione che le e-cig siano meno dannose delle sigarette tradizionali. In realtà, le e-cig contengono ancora sostanze nocive, tra cui la nicotina, che possono causare danni alla salute.

Inoltre, l’HTP è stato utilizzato dal 14% dei “current users”. Gli HTP, come le sigarette tradizionali, contengono nicotina e altre sostanze nocive per la salute. La maggioranza degli utilizzatori di prodotti a base di tabacco fa uso concomitante di sigarette tradizionali, e-cig e HTP, mentre solo il 2% fa uso esclusivo di sigarette tradizionali. Questo indica la necessità di fornire una maggiore informazione agli adolescenti sui rischi per la salute associati all’uso di prodotti a base di tabacco.

L’indagine ha anche rivelato un alto livello di esposizione al fumo passivo a scuola, in casa e in auto. L’esposizione al fumo passivo è una grave minaccia per la salute dei non fumatori, in particolare dei bambini. L’esposizione al fumo passivo può causare una serie di problemi di salute, tra cui asma, malattie cardiache e polmonari.

L’uso di prodotti a base di tabacco tra gli adolescenti in Italia è ancora troppo elevato e preoccupante. È importante fornire informazioni accurate e mirate agli adolescenti sui rischi associati all’uso di questi prodotti e garantire l’applicazione rigorosa delle leggi vigenti. Inoltre, è necessario sensibilizzare i genitori, gli insegnanti e la comunità sull’importanza di proteggere i bambini dall’esposizione al fumo passivo. Solo attraverso un impegno collettivo e costante possiamo proteggere la salute delle future generazioni.

Fonte Istituto Superiore di Sanità