Inchiesta della televisione svizzera sulle puff bar

Pubblichiamo le quattro puntate della video-inchiesta dedicata dalla televisione della Svizzera Italiana (RSI) al fenomeno delle sigarette elettroniche usa e getta.

Un viaggio in quattro puntate alla scoperta di una realtà del tutto inaspettata e tutt’altro che rassicurante.


Prima puntata: “Non sappiamo dove gettarle”

Seconda puntata: “Riciclaggio delle puff: c’è poca trasparenza”

Tabagismo in Italia: Cifre Preoccupanti sul Consumo di Sigarette e Prodotti per i GiovanI

Il Rapporto Nazionale sul Tabagismo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha rivelato che in Italia il numero complessivo di fumatori è diminuito, ma aumenta il consumo di sigarette. Il 20,5% della popolazione italiana sopra i 15 anni (10,5 milioni di persone) fuma, con una media di 12,2 sigarette al giorno. Al sud si fuma di più rispetto al centro, e l’età media dei fumatori è di 46,7 anni. Tra i fumatori, l’81,1% consuma sigarette confezionate, l’11,2% sigarette fatte a mano, il 14% sigarette a tabacco riscaldato e il 5% e-cig.

L’indagine condotta dall’ISS sugli adolescenti ha rivelato che il 36,6% degli studenti tra i 14 e i 17 anni e il 9,6% tra gli 11 e i 13 anni consuma almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, e-cig o tabacco riscaldato. Contrariamente agli adulti, tra i giovani il consumo è più diffuso tra le ragazze. Tra i 14-17enni che consumano tabacco o nicotina, il 38,7% utilizza più di un prodotto, mentre il resto del campione si divide quasi equamente tra consumatori esclusivi di sigarette tradizionali e di sigarette elettroniche.

Gli adolescenti che consumano tabacco o prodotti contenenti nicotina hanno anche una maggiore propensione all’assunzione di alcol e altre sostanze, nonché maggiori fragilità emotive e nei rapporti con la scuola e la famiglia. Inoltre, presentano una cattiva qualità del sonno, hanno difficoltà a comunicare con i genitori, prestazioni scolastiche inferiori alla media e un uso problematico dei social media.

Simona Pichini, direttrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS, sottolinea l’importanza di monitorare tutti i prodotti contenenti tabacco e/o nicotina, poiché creano dipendenza nelle persone giovani, che non dovrebbero utilizzarli né acquistarli. Luisa Mastrobattista, ricercatrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS, esprime preoccupazione per i consumi dei nuovi prodotti tra i giovani, come la sigaretta elettronica e il tabacco riscaldato.

L’ISS fornisce strumenti e risorse per smettere di fumare, come la piattaforma “Smettodifumare.iss.it”, che offre una mappa dei Centri Antifumo sul territorio nazionale e una guida digitale personalizzabile per abbandonare la sigaretta. Il Telefono Verde contro il Fumo (TVF) è un servizio nazionale anonimo e gratuito che ha preso in carico oltre 106.000 telefonate da fumatori e familiari/amici che chiedono aiuto per far smettere di fumare i propri cari.

L’ISS ha censito 241 Centri Antifumo in tutto il territorio nazionale, con un aumento rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la distribuzione dei Centri Antifumo non è omogenea, con 145 al nord, 46 al centro e 50 al sud.

le norme sulle e-cig influenzano l’uso di sigarette elettroniche e tradizionali tra i ragazzi

Un recente articolo di Tobacco Control ha analizzato i dati ESPAD europei 2019 per mettere in relazione le regolamentazioni sulla diffusione del tabacco in 32 paesi dell’area europea con l’uso di sigarette elettroniche e tradizionali tra gli studenti di 15-16 anni. L’analisi ha mostrato che le regolamentazioni nazionali più complete sulle sigarette elettroniche si associano a un rischio minore di utilizzo corrente di e-cig, sia come uso esclusivo sia duale.

Inoltre, laddove tra i giovani esiste una maggiore difficoltà percepita di ottenere sigarette, si osserva una minore probabilità di uso nel corso della vita e uso corrente di sigarette tradizionali, sigarette elettroniche e uso duale. Gli studi precedenti avevano già messo in evidenza la necessità di affrontare la regolamentazione di questi dispositivi con norme specifiche sul prodotto, anziché ricadere sotto l’ombrello delle disposizioni in materia di controllo del tabacco.

In Italia, affrontare la diffusione di questi dispositivi e le conseguenze del loro utilizzo per la salute, compresa quella legata alla dipendenza da nicotina, merita maggiore attenzione nella progettazione delle politiche e degli interventi preventivi. A partire dal 2018, la rilevazione ESPAD Italia ha mostrato un’ampia diffusione delle alternative per l’assunzione di nicotina, soprattutto tra i giovani e giovanissimi, con un trend di consumi in netta crescita, rallentato solo nell’anno della pandemia da COVID-19.

Molte cose assumono importanza nella prevenzione dell’uso di tabacco e dei prodotti contenenti nicotina in adolescenza, tuttavia per una migliore efficacia sulla diffusione del fenomeno sono necessarie norme pro-attive, come regolamenti inclusivi sulle sigarette elettroniche. Inoltre, rimangono importanti gli sforzi per impedire l’accessibilità degli adolescenti alle sigarette e per contrastare la pubblicità e il mercato.

Infine, il GYTS ha visto per la prima volta un sorpasso dei consumi femminili su quelli maschili, mentre le studentesse 15-19enni mostrano questa tendenza già da tempo, sia per le sigarette tradizionali sia per i dispositivi alternativi. E’ quindi importante continuare a difendere i giovani da questo tipo di pubblicità e mercato.

Fonte: Fondazione Veronesi

il Ministro della Salute francese contrario alla vendita dei puffs

Il Ministro della Salute francese, François Braun, in un’intervista rilasciata il 3 maggio su France Inter si è espresso a favore dell’interdizione dei puffs.

Queste sigarette elettroniche usa e getta che diffondono aromi sono arrivate in Francia alla fine del 2021 e sono molto popolari tra i giovani. Braun sostiene che esse “portano una parte giovane della nostra popolazione verso il tabagismo”, una “piaga” che provoca “75.000 morti all’anno” in Francia.

Santé Publique France aveva allertato alla fine del 2022 sull’aumento del tabagismo nel 2021 e ora il Ministro della Salute si dimostra preoccupato dal successo dei puffs tra i giovani.

Braun è quindi “favorevole a lavorare con i parlamentari sull’interdizione” di queste sigarette elettroniche. “Può, ad esempio, rientrare nel quadro del nostro nuovo piano sul tabacco che si sta mettendo in atto per il 2023-2028”, ha indicato. Braun ha anche evocato “un quadro di legge che sta arrivando, come il progetto di legge di finanziamento della Sicurezza Sociale, e che ci permetterà di lavorare su questo tema con i parlamentari”.

Il Ministro aveva chiesto a dicembre, su Franceinfo, di “far rispettare la legge” riguardo alla vendita di queste sigarette elettroniche usa e getta vietate ai minori. “Occorre sanzionare in caso di vendita ai minori”, aveva affermato.

Secondo il Ministro francese l’aumento del tabagismo tra i giovani è una questione preoccupante e richiede la messa in atto di misure efficaci per contrastarlo. L’interdizione dei puffs potrebbe essere una di queste, ma occorre agire anche su altri fronti, come l’educazione alla salute e la prevenzione del tabagismo.

Fonte: Franceinfo