Il fumo e il tumore dei polmoni

Il rischio di morire di cancro ai polmoni è 22 volte maggiore negli uomini che fumano sigarette e 12 volte nelle donne fumatrici, rispetto ai non fumatori.

Il fumo della sigaretta incrementa il rischio di molti tipi di cancro inclusi i cancri: delle labbra, del cavo orale, della faringe, della laringe, dell’esofago, del pancreas, della cervice uterina, delle vie urinarie e dei reni.

Prima causa di morte nei soggetti maschi, il cancro ai polmoni è sempre più frequente nelle donne. Il tabagismo è il fattore di rischio principale: il 90% dei casi è attribuito al fumo di sigaretta! I primi sintomi della malattia si presentano solo ad uno stadio già avanzato (tosse, difficoltà respiratorie, espettorazioni con sangue); le cure variano in base al tipo di malattia (chirurgiche, radioterapiche, chemioterapiche) e le possibilità di guarigione sono limitate.

Il fumo è il responsabile di 9 casi di tumore ai polmoni su 10!
Confronto tra i polmoni di un fumatore (a sinistra) e di un non fumatore (a destra)

Nella figura a fianco, la superficie del polmone è di colore grigio-scuro a causa delle particelle di catrame inalate per un lungo periodo da un fumatore. I noduli bianchi sono il carcinoma tipico del polmone, chiamato “a piccole cellule”. Questi tumori sono tra i più veloci a diffondersi.

Una persona che fuma un pacchetto di sigarette al giorno ne consumerà in vita sua 500.000! Sapendo che una sigaretta rilascia circa 1/100 di grammo di particelle, alla fine saranno più di 5 kg di sostanze tossiche rilasciate nei polmoni!

Il fumo caldo del tabacco altera progressivamente il rivestimento mucoso dei bronchi e paralizza le piccole ciglia protettive. Continuando a fumare, le piccole ciglia polmonari – che rivestono le cellule dei bronchi e che servono a respingere il pulviscolo, i microbi e le secrezioni – si alterano fino a scomparire. L’evacuazione delle secrezioni e di tutte le particelle e pulviscolo contenuti nell’aria che si respira diventa impossibile. La tosse diventa il solo modo per eliminare parzialmente muco e particelle. Infine, allo stadio finale, il progredire dell’infiammazione trasforma profondamente il rivestimento mucoso dei bronchi e provoca una “metaplasia della mucosa”, che farà da terreno al cancro: le cellule invece di rimanere su un solo strato si sovrapporranno. La metaplasia ci impiega oltre un anno a scomparire dopo che si è smesso di fumare completamente.